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Rendere più ecocompatibile la produzione dell’etanolo

Attuando un’opera di ammodernamento dei propri processi di fermentazione, Cargill ha scoperto un nuovo modo di aumentare la produzione di etanolo riducendone l'impatto ambientale.

January 01, 2016

La prossima volta che i consumatori bevono un Gin tonic, un Sidecar o un Martini Dry con gli amici, devono essere certi di poter brindare agli alcolici sostenibili.

Nel 2014 l’impianto di produzione di etanolo per bevande alcoliche di Cargill, che ha sede a Manchester, ha annunciato di aver ottenuto un aumento pari al 23% della concentrazione di alcol mediante un processo di fermentazione innovativo. Questa innovazione ha permesso all’impianto di produrre maggiori volumi di alcol dalla stessa quantità di materie utilizzate, riducendo fortemente l’impatto ambientale per ciascun litro prodotto.

Il nuovo approccio è stato mutuato da un team di ingegneri chimici, specialisti delle operazioni dell’impianto e scienziati del reparto di ricerca e sviluppo di Cargill. Gli ingegneri hanno sperimentato nuove combinazioni e concentrazioni di enzimi e lieviti che trasformano lo zucchero in alcol. Il requisito essenziale era quello di mantenerne il sapore e l’aroma originali, dal momento che con l’alcol etilico prodotto nell’impianto di Manchester si producono vodka, gin, bevande alcoliche e liquori alla crema dei più noti marchi continentali, oltre a una varietà di prodotti per la cura personale e farmaceutici. Per assicurarsi di rispettare questo requisito, Cargill ha creato un team di verifica internazionale che comprende più di 30 esperti della qualità, incaricati di verificare il prodotto con regolarità per garantirne la qualità costante.

Dopo aver trovato la miscela vincente, Cargill si è concentrata sulla necessità di apportare modifiche al processo di produzione. L’azienda si è rivolta a degli esperti in materia per ottimizzare i processi, ridurre le emissioni inquinanti e contenere i consumi energetici per unità di alcol prodotta.

Mentre l’adozione di tali metodi è già in corso presso gli altri impianti europei dell’azienda, Cargill si dedica costantemente alla ricerca di metodi innovativi per ridurre ancora di più l’impatto ambientale dei propri processi di fermentazione.