Cargill & CARE: una partnership esemplare

Nel dicembre 1958, l'allora presidente Cargill MacMillan, il figlio più giovane di John MacMillan, Sr., ha rilasciato una comunicazione aziendale: “Al posto dei soliti biglietti di auguri, quest’anno abbiamo deciso di contribuire alla crociata sull’alimentazione di CARE come augurio di forza e speranza per le famiglie oltreoceano in difficoltà”.

Si è trattato dell’inizio di una partnership di lunga durata tra Cargill e CARE, un’importante organizzazione umanitaria che lavora per attenuare la povertà nel mondo. CARE ha iniziato il suo operato al termine della seconda guerra mondiale, inviando all’estero pacchetti assistenziali per le famiglie colpite dalla guerra. Oggi lavora per migliorare le opportunità economiche e il livello di istruzione in tutto il mondo e difende la sicurezza alimentare e nutrizionale per le famiglie di 87 Paesi.

In seguito alla seconda guerra mondiale, Cargill ha vissuto un periodo di intensa espansione globale, dalla Spagna all’Ungheria, dal Perù a Taiwan. Con la crescita di Cargill, si è accresciuto anche il suo contributo alla nobile missione di CARE.

Nel 2008, Cargill e CARE hanno avviato una collaborazione quinquennale da 10 milioni di dollari statunitensi, in grado di raggiungere uomini, donne e bambini nelle comunità rurali fornendo opportunità di crescita nel settore della nutrizione, istruzione ed economia.

“La nostra collaborazione è diventata un esempio di come CARE collabora con il settore privato per promuovere un cambiamento sostenibile.”
— Helene D. Gayle, Presidente e CEO, CARE

I programmi variano a seconda dei Paesi, con iniziative che forniscono formazione, sviluppo delle competenze e accesso a nuovi mercati per gli agricoltori, sostegno scolastico e nutrizionale per i bambini e accesso ai servizi sociali come assistenza sanitaria e acqua potabile per la comunità.

La partnership collabora anche per tenere i bambini a scuola e lontano dai campi. Nei cinque anni di partnership, più di 42.000 studenti hanno completato la scuola primaria, circa 27.000 agricoltori hanno aumentato i loro redditi e 30.000 bambini ora conducono una vita migliore e più salutare.

La maggior parte delle collaborazioni tra CARE e Cargill coinvolge un dipendente come volontario. Per esempio, in Honduras, dove il 95% dei dipendenti di Cargill svolge volontariato, i due gruppi hanno creato un modello che consente la collaborazione dei team di volontari locali di Cargill con ognuna delle scuole sostenute da CARE. CARE fornisce corsi di formazione per insegnanti e genitori, mentre i dipendenti di Cargill installano bagni, costruiscono cucine e dipingono murales nelle scuole. In molti altri Paesi, i rappresentanti Cargill insegnano agli studenti o tengono corsi di formazione per gli agricoltori. Per ora, la partnership tra Cargill e CARE ha consentito di migliorare le vite di oltre 100.000 persone in otto Paesi diversi.

L’affiliazione di Cargill a CARE è una delle partnership tra organizzazioni non-governative (ONG) più significative dell’azienda. Nel 2013, Cargill ha sostenuto ulteriormente CARE con un contributo triennale di 7,5 milioni di dollari statunitensi. Le due aziende attribuiscono il successo della loro collaborazione ai valori condivisi e al rispetto reciproco, un’idea sostenuta anche da Helene D. Gayle, Presidente e CEO di CARE: “Grazie a Cargill, abbiamo imparato l’importanza delle migliori pratiche agricole, dei semi e dei mangimi di qualità. In cambio, Cargill ha sposato la missione di CARE nell’offrire alle persone delle comunità che serviamo la possibilità di occupare autonomamente ruoli importanti nelle fasi di individuazione dei problemi e sviluppo delle soluzioni.”

Dopo un inizio modesto, solo il costo dei biglietti di auguri natalizi dell’azienda, il contributo di Cargill a CARE ha portato a una partnership pluriennale e multimilionaria, che ha consentito di aiutare centinaia di migliaia di persone a risollevarsi dallo stato di povertà.

I dipendenti di Cargill collaborano con CARE in comunità per aiutare a risolvere problemi diffusi come la sicurezza alimentare e la povertà. Il lavoro viene svolto in Paesi come Costa d’Avorio, Egitto, Ghana e India.